All’improvviso vidi un maestoso barbagianni d’altri tempi; balzando e scuotendo le ali si librò in aria, puntando in direzione opposta alla mia.
Durante la nostra ricerca per attraversare da un lato all’altro l’isola tropicale di Koh Chang, c’imbattiamo in questo imponente relitto abbandonato. Non ci lasciamo scappare l’occasione per farci un giro dentro la nave!
Un passo alla volta salgo lungo le scale arrugginite, senza alcuna protezione, con la speranza di raggiungere il prima possibile la cima.
Cambogia, Parco nazionale del Bokor, cima della montagna. Soffoco in mezzo al freddo tepore della nebbia. Mi sento osservato. Ovunque occhi che si nascondono dietro le rocce della montagna e attendono…
Immerso nella foresta della Cambogia mi sono trovato ad esplorare i resti dell’antica residenza del re Sihanouk.
Si mangiavano solo che radici di tapioca intinte in una ciotola dove venivano tritati e mescolati noci, zucchero e sale. Questo ogni giorno fino al punto in cui non si decisero ad aprire un ristorante nei pressi del triangolo di ferro.
La fine di una storia e l’inizio di un’altra.
Il mantello, la bandiera e perfino la tunica da monaco…tutto dentro il ripostiglio delle meraviglie!
Nel bel mezzo della foresta del Vietnam ecco che sbuca dal nulla questa piccolo relitto blu, senza anima e con solo una pianta a reggere le sue mura.
Nella mente ha origine la sofferenza; nella mente ha origine la cessazione della sofferenza.