Immerso nel verde degli Appennini, a Porretta Terme alle pendici del Monte della Croce, si trova l’Antico Stabilimento Termale, noto anche come Terme Alte. Questo luogo pittoresco, situato lungo il fiume Rio Maggiore, vicino alla gola di Sassocardo, è stato per secoli una fonte di acque salsobromoiodiche. Le terme di Marte Reale, Donzelle e Leone-Bovi prendono il nome da queste sorgenti terapeutiche.
Le antiche terme di Porretta raccontano un’affascinante storia attraverso i secoli, intrecciando leggende, eredità romane e testimonianze di personaggi di personaggi illustri.
Un arazzo storico
Le terme di Porretta hanno una tradizione che risale al XII secolo, anche se sono diventate famose solamente a partire dal XIX secolo con l’avvento della ferrovia. Il complesso comprende l’antico stabilimento termale e le strutture ricettive circostanti, un tempo note come Albergo delle Terme. Tutti gli edifici si affacciano su una piazzetta con al centro una fontana e una piccola vasca in disuso. All’interno delle Terme Alte, la Sala Bibita, nota anche come Grottino Chini, include una piccola sala rettangolare, un tempo adibita all’erogazione delle acque salsobromoiodiche del Leone e di Donzelle. Le sue pareti sono ornate da migliaia di maioliche realizzate all’inizio del XX secolo da Galileo Chini, figura di spicco del periodo Liberty.
L’eredità di Galileo Chini
L’eredità della fabbrica di ceramiche Fornaci San Lorenzo di Galileo Chini è immortalata negli stipiti della porta d’ingresso della Sala Bibita. Sebbene un tempo il complesso termale fosse chiuso da un cancello, oggi rimangono solo i resti delle recinzioni, purtroppo chiuse al pubblico.
Leggende delle acque curative
La leggenda parla di un bue, abbandonato a causa di una malattia, che tornò in salute dopo aver bevuto dalle sorgenti termali.
Queste acque sono conosciute fin dall’epoca romana, con numerose testimonianze archeologiche che ne attestano la loro l’importanza. Anche l’influenza etrusca è evidente in un frammento di statua. Con il passare dei secoli, le acque di Porretta hanno attirato statisti, letterati e persone facoltose. Da Lorenzo il Magnifico al cardinale Francesco Gonzaga, le sorgenti hanno lasciato un segno indelebile in molti che le hanno visitate.
Cambio di regni e di epoche
Dal XVI al XVIII secolo, la contea dei Ranuzzi si occupa dello sviluppo e della cura delle terme. Poi, con la Rivoluzione francese, Porretta entrò a far parte dell’Impero napoleonico per poi passare allo Stato Pontificio nel 1814 e infine al Regno d’Italia nel 1859.
Belle Époque e personalità importanti
L’epoca della Belle Époque portò benessere e lusso alle terme di Porretta. Le foto d’epoca ritraggono il cortile delle terme come un luogo di ritrovo per le persone benestanti che venivano a rilassarsi, a socializzare e persino a ballare sulle note di una piccola orchestra. Queste atmosfere incantevoli hanno ispirato registi famosi, come Pupi Avati e Cristina Comencini, che hanno scelto le antiche terme come sfondo per i loro film.
SOS Terme Alte
Oggi il complesso storico delle Terme Alte, dopo vent’anni di abbandono, è in uno stato di grave degrado e rimane inaccessibile al pubblico. Una campagna condotta dal comitato “SOS Terme Alte” mira a far luce sulle deplorevoli condizioni degli edifici, attualmente di proprietà di un gruppo privato, oltre a sensibilizzare l’opinione pubblica al restauro e all’utilizzo di questo tesoro storico, restituendolo infine alla comunità locale. L’impegno ha anche favorito la collaborazione tra i comuni della regione e ha ispirato progetti per far rivivere l’area dell’Appennino bolognese.
Personaggi illustri, come il “Maestrone” Francesco Guccini, il regista Pupi Avati e l’Arcivescovo di Bologna Matteo Zuppo, si sono uniti alla causa, prestando la loro voce per preservare questo importante pezzo di storia. Il governatore Stefano Bonaccini, insieme all’assessore regionale Igor Taruffi e al sindaco Giuseppe Nanni, si è impegnato a stanziare 100.000 euro dalla Regione per il restauro dell’Antico Stabilimento Termale di Porretta durante la sua visita nel territorio di Alto Reno Terme nell’aprile 2019.
In conclusione, le Terme Alte di Porretta non sono solo rimangono una grande testimonianza storica per Porretta Terme, ma anche una fonte di ispirazione e di significato culturale. Il suo restauro e la sua conservazione non sono solo un appello a proteggere un sito storico, ma un impegno a salvaguardare una parte importnate del patrimonio italiano.
Posizione urbex: