Costruita nel 1970, la Casa dei Soviet è un edificio incompiuto nel centro di Kaliningrad, Russia. La popolazione locale lo chiama spesso “il robot sepolto” per via del suo aspetto che ricorda la testa di un robot gigante sepolto fino alle spalle.
Kaliningrad
La Casa dei Soviet è situata nel centro di Kaliningrad, all’incrocio tra via Shevchenko e viale Leninsky.
Si vocifera che la Casa dei Soviet sia stata costruita sopra il castello di Königsberg, quando in realtà è situata a est, sull’antico fossato del castello.
Il castello di Königsberg
Il castello di Königsberg viene gravemente danneggiato durante il bombardamento di Königsberg nella Seconda Guerra Mondiale. La città passa sotto il controllo dell’URSS dopo la guerra e le autorità sovietiche scelgono di non preservare le rovine del castello, affermando che si trattava di un centro del fascismo. Ciò che rimane del castello viene fatto saltare in aria e sgomberato tra il 1967 e il 1969.
La sua riqualificazione viene fortemente influenzata dalle opere di Lúcio Costa e Oscar Niemeyer, prendendo spunto dalla città brasiliana di Brasília. Per la riqualificazione dell’area vengono indetti due concorsi di architettura, nel 1964 e nel 1974, ai quali partecipano studi di progettazione provenienti da Mosca e Leningrado e dalle allora repubbliche sovietiche di Lituania, Lettonia ed Estonia. Il progetto scelto è quello di Yulian Lvovich Shvartsbreim, vincitore del Premio di Stato dell’URSS e molto stimato nella Russia sovietica.
La costruzione di quello che doveva essere l’edificio dell’amministrazione centrale dell’Oblast’ di Kaliningrad inizia nel 1970. La pesante struttura in cemento armato viene collocata sopra a delle preesistenti rovine, causando così problemi strutturali che si aggravano successivamente a causa del terreno paludoso sottostante. Le fondamenta si sono rivelate inadeguate a sostenere il piano originale di 28 piani e ne vengono completati solo 21. La costruzione viene interrotta nel 1985, dopo che il Comitato regionale del Partito perde interesse nel progetto ed esaurisce i finanziamenti.
Nel 2005, in occasione del 60° anniversario di Kaliningrad, del 750° anniversario di Königsberg, e dalla visita del presidente russo Vladimir Putin, l’esterno viene dipinto di azzurro e vengono installate delle finestre. L’interno invece rimane incompiuto e inutilizzabile.
Negli anni 2010, un consulente tedesco consiglia di abbattere l’intera struttura e di ricostruirla in quanto sarebbe una soluzione più economica e sicura rispetto a riparare e rifinire l’involucro esistente. Originariamente si pensa di ricostruire e trasformare la Casa dei Soviet in un albergo e centro conferenze, poi invece viene accolta la proposta di ricreare il castello come attrazione turistica all’interno del progetto Heart of the City. Mentre alcuni considerano l’edificio uno dei peggiori esempi di architettura sovietica del dopoguerra, altri lo vedono come un importante esempio di architettura brutalista, in particolare prima della sua verniciatura pastello.
La demolizione dell’edificio viene annunciata il 12 novembre 2020 e avrebbe dovuto incominciare i primi mesi del 2021, lasciando i frammenti dell’edificio come regalo o souvenir. La sua riqualificazione rientra nuovamente nel progetto Heart of the City, che prevede di sostituire l’ex sito del castello e i suoi dintorni con un centro città multifunzionale.
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