Tra le incredibili bellezze di Bukhara si nasconde la storia di Goziyon, un complesso di edifici e torri (guldast) che un tempo prosperava come baluardo dell’istruzione e della fede islamica.
Combattenti della fede
La madrasa porta il nome di un quartiere residenziale storico (Goziyon, 1730-34), uno dei più importanti centri di educazione musulmana nella Bukhara presovietica. Goziyon, tradotta come “Combattenti/difensori per la/della fede”, aveva diverse madrase sono state utilizzate fino alla Rivoluzione russa del 1917.
Una di queste è la madrasa ancora intatta di Goziyon-i Kalon (Grande Goziyon). L’edificio di Goziyon-i Hurd Madrasah (piccola Goziyon) risalente all’inizio del XIX secolo, è andato invece andato perduto. Entrambe facevano parte dell’ex complesso di kosh (che significa “accoppiato”) ed erano utilizzate come dormitorio. Era prassi comune che le madrase non avessero delle aule per l’insegnamento. Tuttavia, poteva anche capitare che alcune di queste scuole avessero delle aule ma che non si organizzassero delle lezioni (ad esempio la Madrasa Nadir Divan-Begi).
All’interno della zona residenziale di Goziyon esistevano altre tre madrase: la madrasa di Mullo Mukhammad-Sharif, di Chubin (che significa legno) e una più piccola adiacente a quest’ultima.
La tomba di Imom Gozi
Il luogo sacro dei Goziyon è la tomba di Imom Gozi – Imam – difensore della fede (da non confondere con l’Imam Al-Gazali), che si trovava vicino alla khanaka. Imom Gozi è onorato a Bukhara come uno dei “quarantaquattro martiri della fede” che, secondo la narrazione, furono sepolti in diversi luoghi di Bukhara, nell’area tra le porte di Karshi e Karakul.
Oggi
Oggi la madrasa Goziyon-i Kalon è abbandonata e viene utilizzata dagli abitanti della mahalla circostante come punto di ritrovo e per organizzare il mercato cittadino.
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