Il telescopio radio-ottico di Orgov, noto anche come ROT54 o radiotelescopio a specchio di Herouni, si trova a Orgov, Armenia. Il radiotelescopio è stato costruito nell’arco di un decennio, dal 1975 al 1985, ed entrerà in funzione nel 1986 per soli 4 anni. Dopo un periodo di inattività, ritorna ad essere operativo fino al 2012. Da allora sono stati compiuti numerosi sforzi per ripristinare il ROT54.
Monte Aragats
Il telescopio si trova in cima al Monte Aragats, a 1.711 metri di altezza presso il Centro Scientifico RRI Aragats di Orgov.
Caratterizzato da un’imponente struttura emisferica, il radiotelescopio ha un diametro di 54 metri e incorpora uno specchio secondario mobile che misura 5 metri di diametro. Con una precisione di superficie di circa 70/100 μm, il telescopio opera nell’intervallo di lunghezze d’onda da 30 a 3 mm (da 10 a 100 GHz), anche se originariamente era stato progettato per osservare fino a 1 mm (300 GHz).
Paris Herouni e Sergei Korolev
Le origini del ROT54 risalgono al 1964, quando Paris Herouni propose l’idea di costruire un radiotelescopio a Sergei Korolev. Con l’approvazione di Korolev, il progetto ha il suo inizio nel 1975.
Gli scavi per la costruzione della parabola vengo effettuati sul pendio del Monte Aragats. Sulla parete della montagna vengono installati 3600 pannelli metallici piatti che andranno a costituire lo specchio del telescopio. Ogni pannello misura un metro quadrato e viene realizzato in lega di alluminio ad alta resistenza con rame, magnesio e manganese. Con meticolosa maestria vengono modellati a mano e rifiniti con una tolleranza di 70 micron.
Il telescopio diventa finalmente operativo nel 1986. Nello stesso anno, Paris Heruni ottiene il brevetto numero 1377941 per il “Radiotelescopio a Specchio Heruni”. Ciò che rimane dell’infrastruttura verrà completato nel 1987.
Operazioni e osservazioni
Il ROT54, tra il 1987 e il 1990, registra l’esplosione di una gigante rossa e della stella gemella della costellazione dei Gemelli. In questi 3 anni vengono pubblicati numerosi articoli scientifici su riviste dell’URSS e internazionali e organizzate diverse conferenze.
Tentativi di smantellamento e restauro
Intorno al 1990 il radioscopio viene chiuso. Tuttavia, a metà degli anni Novanta nascono alcune proposte per il suo restauro. Tra il 1995 e il 2010 vengono compiuti notevoli sforzi di ammodernamento, portando nuovi computer di controllo e di alimentazione. La collaborazione con la Società Astronomica di Russia e l’Università Tecnica Nazionale di Atene è stata essenziale per la riapertura dell’osservatorio.
Nel 2002 il telescopio viene ufficialmente registrato come monumento armeno.
Interruzione operazioni ROT54
Nel 2012, le operazioni del ROT54 si interrompono a causa del malfunzionamento di un braccio di controllo che ha immobilizzato tutto lo specchio secondario. Lo Stato armeno non è stato in grado di coprire i costi di riparazione, portando alla chiusura temporanea del complesso di ricerca. Di conseguenza, più della metà degli edifici del sito GETSAI rimangono vuoti.
Il telescopio ritornerà mai in funzione?
Per riattivare il telescopio in futuro è indispensabile un aggiornamento ai sistemi di controllo, una modernizzazione del sistema di elaborazione dei dati e una sostituzione dei sensori analogici obsoleti con quelli digitali con un costo stimato di circa 25 milioni di dollari.
Nel 2018-2019 sono iniziati i preparativi per un progetto di restauro che mira a collegare il telescopio alla rete europea VLBI. Tuttavia, questo progetto era previsto per il 2019 e ancora non si è visto niente.
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