Una chiesa sconsacrata e abbandonata nel cuore dell’Appennino, circondata da un alone mistico e di magia.
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Vergato e Ca’ Sasso
La chiesa in rovina è decadente circondata da paesaggi mozzafiato e luoghi di interesse storico.
Dominando sul Podere Ca’ Sasso, si trova nel comune di Vergato, a 12 minuti in macchina di distanza dalla città. La strada per arrivare fin su in certi tratti risulta difficile, ma il paesaggio ne vale appieno la fatica.
San Giorgio di Montecavaloro
La chiesa di Montecavaloro, o anche Monte Cava L’oro – nome dato per la possibile presenza d’oro nel sottosuolo – era un centro di ritrovo del borgo medievale di San Giorgio di Montecavaloro. Il borgo era ben popolato (contava un migliaio di persone) e isolato, con la popolazione dedita all’agricoltura e al pascolo. IX secolo, il villaggio contava tre diverse parrocchie: una dedicata a S. Giorgio, l’altra a S. Nicolò (ambe col nome di Montecavaloro) e I’ ultima consacrata all’ Arcangelo Michele era detta di Lisano.
Contesse e Vescovi
Proprietà della contessa Matilde di Canossa e poi dei Vescovi di Ravenna e Bologna, con l’avvento della Strada Statale 64 gli abitanti della zona lentamente spopolarono l’area dirigendosi verso i centri di Riola e Vergato.
Fu uno dei monumenti più conosciuti dell’Appennino fino a quando la costruzione della chiesa di Santa Maria Assunta per mano dell’architetto Alvar Aalto (con le campane originali di Montecavalloro) ha conseguito la sua sconsacrazione.
Varie proposte di restauro e riutilizzo sono state fatte, anche se tutt’ora rimane solo che aria al vento.
Per chi volesse approfondire lascio il link in descrizione: https://vergatonews24.it/2014/10/26/la-chiesa-di-montecavaloro-non-vuole-crollare/
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