Contornata da una cinta di mura, la villa “Mater dei” si erge per due piani sopra uno zoccolo decorato e bugnato contraffortato.
Posizione
Oggi ci troviamo a Galzignano Terme a visitare una delle tante ville abbandonate di questa città. La villa in questione si trova esattamente all’incrocio tra via De Gasperi e Via delle Due Mura.
Storia
La villa conserva il nome dei proprietari Angelo e Francesco Saggini vissuti nell’Ottocento. Alla morte di Angelo, sindaco del comune di Galzignano, la villa passa al Comune che la destina a scopi benefici a sostegno dei poveri.
Nel Novecento la proprietà passa al Seminario Vescovile di Rovigo che trasforma la villa in luogo di ritiro spirituale. Viene costruito il blocco retrostante che ingloba gli originari annessi rustici, la barchessa (della quale si scorgono tracce di ghiere d’arco nel lato verso monte) e l’oratorio, detto della nascita di Gesù. Un successivo passaggio di proprietà di tutto il complesso riporta la villa in mano privata.*
Descrizione
Le nostre caviglie urtano contro le ortiche che si nascondono tra le foglie di qualche altra erbaccia che escono rigogliose e impavide dal fondo erboso. Passiamo attraverso il parco dove l’erba è più generosa e lascia spazio al nostro cammino senza farci soffrire.
Nel mentre, con la coda dell’occhio, notiamo la scritta “Mater Dei” nel fronte dell’dificio. Saliamo una scala in pietra che ci porta al terrazzamento sopra. Da questo punto possiamo muoverci liberamente dentro ogni edificio, esplorando il corpo principale e attraversando una stanza dove in precedenza erano posizionati dei quadri in ambo le pareti.
Al piano superiore è possibile avventurarsi fino all’orlo della prima rampa di scale, dato che le travi e il solaio sono solo rimasugli e resti di un incendio avvenuto anni addietro.
Nell’altro stabile girovaghiamo un po’ a caso, salendo rampe di scale per poi capitare negli scantinati o in alcuni corridoi che non hanno fine. Altre volte dobbiamo fare retromarcia per non ritrovarci sotto i nostri piedi un pavimento in parte o completamente crollato.
Alcuni lettini e sedie invece sono rimasti nel bel mezzo delle stanze, finendo per ostruire il passaggio. Passeggiando in alcuni punti dello stabile notiamo l’edera che, facendo breccia attraverso i vetri delle finestre, si arrampica nei muri ricoperti dalla polvere.
Una villa che, al nostro ritorno dal viaggio in Asia, ci ha fatto finalmente rivivere le bellezze del nostro territorio.
ON THE MAP:
*Sources: https://www.visitabanomontegrotto.com/territorio/ville-venete/villa-saggini-galzignano-terme/